Visioni di Genova

incontro a cura di Luca Sturolo – architetto

Le trasformazioni della città nel lavoro di quarantadue architetti che sono intervenuti tanto formalmente quanto sostanzialmente: di qui una lettura complessa che documenta la tensione innovativa e creativa riverberata sulla progettualità. Dai lavori dell’emergente borghesia risorgimentale di Carlo Barabino, alla frizzante stagione di Gino Coppedé, per citare un paio di esempi che coprono l’Ottocento, alla monumentalità di Marcello Piacentini, maestro del razionalismo monumentale e così via sino ai giorni nostri, tra professionisti noti al grande pubblico per un’evidente presenza in opere di pubblica fruizione e militanti d’avanguardia. Franco Albini, Franca Helg (che con Albini tra l’altro disegnò la scala elicoidale di Palazzo Rosso), Mario Labò, Ignazio Gardella, Luigi Carlo Daneri (piazza Rossetti), Giuseppe Crosa di Vergagni (fontana di piazza De Ferrari) e John Portman architetto americano che con il suo progetto del Cono al Porto piantato nel mezzo del bacino portuale, intendeva sostituire l’antico simbolo della lanterna con uno nuovo dell’era moderna, dividendo la città tra favorevoli e contrari. Sperimentatori, ciascuno nel proprio contesto storico, agitatori di idee, particolarmente per quanto riguarda i risvolti urbanistici e sociali, e il progetto di ricostruzione del Carlo Felice di Aldo Rossi, che lo ha redatto insieme a Ignazio Gardella e Fabio Reinhardt  Gardella.

ENTRATA LIBERA