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Un capolavoro ritrovato.
L’Immacolata Concezione di Francesco Schiaffino
E’ stato ritrovata un’opera finissima del tardo barocco genovese: l’Immacolata di Francesco Maria Schiaffino. La scoperta si deve alla galleria antiquaria Goldfinch Fine Arts, che l’ha appena presentata. La riscoperta di un capolavoro della scultura genovese del Settecento che, dopo oltre un secolo, è tornato a Genova. Sono questi gli elementi alla base del ritrovamento dell’altare dell’Immacolata Concezione, splendida opera in marmo statuario di Carrara di Francesco Maria Schiaffino (Genova, 1689 – 1765) conservata ora nella sede di Goldfinch Fine Arts, la galleria fondata da Luigi Pesce e Clemente Zerbone. L’Immacolata Concezione ha una provenienza illustre: una fotografia del XIX secolo, rinvenuta quasi per caso in una recente pubblicazione, dimostra infatti che in antico l’opera si trovava nella cappella di Palazzo Lomellini – Doria Lamba – Ponzone, nel cuore del quartiere dove abitava la famiglia Lomellini, nei pressi della basilica del Vastato. Un edificio le cui prime notizie, risalgono alla fine del Cinquecento, quando l’immobile fu menzionato nel testamento di Bannetta Garibaldi, vedova di Francesco Lomellini. L’Immacolata è quindi da attribuire all’epoca dell’ampliamento del palazzo, commissionato al giovanissimo architetto svizzero Giovanni Angelo Gregorio, alla sua prima opera genovese, da Bartolomeo Lomellini: la cappella che accoglieva l’altare ritrovato fu edificata entro il 1753, mentre risale al 1756 l’autorizzazione vescovile per officiare le celebrazioni al suo interno. Di conseguenza, è entro questo periodo di tre anni che va collocata l’esecuzione dell’altare con la statua che lo sormonta. L’identificazione, come detto, è stata possibile sulla base di una fotografia della fine del XIX secolo, pubblicata nel 2022 in un libro sulla famiglia Doria Lamba, scritto da Lodovico Doria Lamba e Andrea Lercari.
LA VISITA SI SVOLGERA’ PRESSO Goldfinch Fine Arts
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