Ottomani, Barbareschi, Mori e altre genti dell’arte a Genova. Fascinazioni, scontri, scambi
L’esposizione è un viaggio nelle suggestioni dell’Oriente, un’esplorazione che intreccia storia, arte e cultura. Un percorso che racconta l’incontro tra Genova e le civiltà dell’Impero Ottomano e delle coste africane. Le opere esposte prestate da privati, da fondazioni e da musei (tra cui il Musée du Louvre, il Museo di Capodimonte, le Gallerie dell’Accademia di Venezia): combattenti, schiavi, dignitari e sultani i protagonisti delle composizioni raffigurate nei dipinti e negli altri manufatti esposti, in scenari che vanno dalla corte di Costantinopoli al porto di Genova. Grande spazio ai dipinti di alcuni tra più importanti artisti attivi nel contesto genovese da Paggi a Carlone, da Orazio De Ferrari a Bartolomeo Biscaino, da Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto ed altri che illustrano i diversi aspetti del tema e dialogano con opere di artisti di diversa provenienza. Oltre ai dipinti una varietà di manufatti artistici: dal vaso di ceramica di produzione ottomana con elaborati decori blu a un tappeto turco di fine Cinquecento, da libri e giochi da tavolo del XVI e XVII secolo che illustrano i costumi dei Turchi ai cartoni per arazzi eseguiti da Luca Cambiaso e dai suoi collaboratori.
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