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L’autoritratto. Quel pittore non è così brutto come si ritrae.
a cura di Barbara Cadei
Per quale motivo l’uomo tende a duplicare la sua immagine: paura, egocentrismo, desiderio di affermazione? C’è una sottile linea rossa che unisce il famoso e conturbante autoritratto di Bacon e di tutti gli artisti prima di lui, agli attuali ritratti fatti con macchine digitali e telefoni? Probabilmente sì, ma ci sono molte più differenze che similitudini. L’unica cosa certa è che l’autoritratto, come scriveva un giornalista del New York Times, è diventato “l’arte folk dell’era digitale”. Cosa succede all’umanità? Un aumento di narcisismo connesso alla diffusione delle nuove tecnologie del sé (social media)?
In questa serie di incontri, guidati da una storica dell’arte, proveremo a sviluppare il tema dell’autoritratto con gli strumenti che la pittura mette a disposizione. Il primo sarà il segno: il mezzo più diretto, in grado di mostrare in modo dinamico il nostro temperamento, le emozioni e il carattere. Realizzando il proprio autoritratto tratteremo il tema dell’identità, tra approfondimenti storico-artistici e libera espressione attraverso l’utilizzo del colore.
Gli incontri non sono volti ad insegnare nessuna tecnica pittorica, ai partecipanti è richiesta invece la curiosità di scoprire qualcosa di se stessi.
calendario: 3, 10 e 17 Maggio
E’ NECESSARIA LA PRENOTAZIONE