Le donne, l’arte e la passione

Confinate ai dipinti di genere, recluse nei monasteri ed escluse dalle corti che rifornivano i collezionisti, fino al ’900 le “pittoresse” sono state all’ombra di uomini e maestri.  La storia delle artiste donne è rimasta a lungo silente, il che ha pesato sulla visibilità e sul riconoscimento da parte dei loro colleghi uomini. Rinchiuse fra spesse mura, divennero illustratrici di ingenue scene devozionali ma anche imprenditrici. Eppure esistevano le pittrici. Solo le figlie d’arte vennero istruite alla tecnica pittorica e divennero famose tra il ’500 e il ’700. Occorrono anni in bottega, accanto a un maestro, per apprendere a preparare i colori, disegnare, pennellare. Una donna non può studiare la prospettiva, l’anatomia, il corpo umano. A meno che non sia figlia d’arte. In quel caso è il padre stesso a istruirla, fornendole i repertori di disegni, i pigmenti, la tecnica. È solo nel ’900, con le avanguardie, che il muro inizia a sgretolarsi. Sarà un percorso graduale che proveremo a raccontarvi…

a cura di Diana Marcello – storica dell’arte

L’INCONTRO SI SVOLGERA’ IN WEBINAR

E’ NECESSARIA LA PRENOTAZIONE

PER PARTECIPARE E’ PREVISTO CONTRIBUTO LIBERO DA UN MINIMO DI € 10 AD UN MASSIMO DI € 15

Come funziona? Dal vostro pc, tablet o cellulare. Scaricando ZOOM Cloud Meeting, una piattaforma di videoconferenza online gratuita in diretta, da remoto. Non è difficile da usare e vi si può accedere anche senza registrarsi. Il conduttore, in questo caso il relatore di Genova Cultura, tiene una videoconferenza, un webinar (seminario via web). Gli iscritti riceveranno qualche minuto prima dell’orario stabilito un link da cliccare per connettersi e ritrovarsi, automaticamente, in un’aula virtuale che gli consentirà di seguire, dalla propria casa, l’incontro.