La Chiesa di Santa Maria Maddalena e San Gerolamo Emiliani

L’antica chiesa di Santa Maria Maddalena risale al X secolo circa. L’attuale chiesa, invece, è stata costruita tra la fine del XVI secolo e la metà del XVII. Una prima cappella dedicata a Santa Maria Maddalena si trovava già dal XII secolo lungo la strada romana (oggi via della Maddalena). Nel 1480 il tempio divenne Commenda. Nel 1572 fu eretta a parrocchia e affidata ai padri Teatini e successivamente assegnata ai padri Somaschi che ancora oggi officiano la chiesa e che hanno aggiunto all’intitolazione il loro fondatore San Gerolamo Emiliani. Fu ricostruita nel XVI secolo su progetto di Andrea Vannone. Nel tempo subì molti cambiamenti, arricchendosi d’importanti opere d’arte. Quasi tutti gli affreschi sono opera di Sebastiano Galeotti (1729) mentre quelli alle pareti del transetto sono opera di Sigismondo Betti (1737). Altri artisti realizzarono affreschi, tra i quali G.B. Parodi, Paolo Girolamo Piola, Domenico Parodi, Santino Tagliafichi e il fiammingo Jan Howart. Tra le opere scultoree degne di nota il gruppo ligneo policromo con San Gerolamo Emiliani, Crocifisso e angeli di Agostino Storace (1747) e la statua del Seicento della Madonna col Bambino di Tommaso Orsolino a cui si devono anche due bassorilievi marmorei (Presepe e Santa Paola Romana). Inoltre, la chiesa conserva un importantissimo Crocifisso ligneo degli inizi del 1300, attributo a un anonimo artista tedesco. Dopo decenni di abbandono e di degrado, l’opera, recentemente restaurata e sapientemente valorizzata in capo alla navata centrale, si mostra oggi nel suo antico splendore.

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