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I grandi Maestri a corte. Leonardo e gli Sforza
a cura di Diana Marcello – storica dell’arte
“Nacque un mio nipote, figliolo di Ser Pietro mio figlio a dì 15 aprile1452, in sabato, a ore 3 di notte. Ebbe nome Lionardo”.
Leonardo da Vinci (Anchiano, 1452-Amboise 1519), uomo d’ingegno del Rinascimento italiano, incarnò in pieno lo spirito universalista della sua epoca fu pittore, scultore, architetto, ingegnere, anatomista, letterato, musicista e inventore, uno dei più grandi geni dell’umanità. Dal 1469 si stabilì a Firenze, dove nel 1472 era già iscritto alla Compagnia dei Pittori. Nel 1482 Leonardo arriva a Milano, la città di Ludovico il Moro, dove vi trascorse quasi 20 anni, questo periodo fu il più fecondo di opere compiutamente realizzate e di altre riprese in seguito. In particolare Leonardo poté approfondire i propri studi scientifici e intraprenderne di nuovi, nel campo sia della fisica sia delle scienze naturali. La sconfitta di Ludovico il Moro 16 marzo 1500 costrinse Leonardo a lasciare Milano. Viaggiò molto: Venezia, Mantova, Firenze ricevette commissioni dal re di Francia Luigi XII, nel 1513 fu chiamato a Roma da Giuliano de’ Medici qui si vide escluso dalle grandi opere del tempo: i progetti per S. Pietro e la decorazione del Vaticano. Nei suoi appunti si legge: “li Medici mi creorno e destrusseno”. Non avendo interrotto i rapporti con la Francia, Leonardo nel 1517 si rifugiava presso Francesco I in Francia dove morì il 29 aprile 1519.
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