Caravaggio

a cura di Diana Marcello

Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, nasce a Milano nel 1571, artista vagabondo e avventuroso, di animo irrequieto. Nel 1593 giunse a Roma per restarvi fino al 1606, in questi tredici anni la fama dell’artista cresce vorticosamente all’interno dei più importanti salotti dell’alta nobiltà romana. Il realismo di Caravaggio, eredità di artisti lombardi, è rintracciabile nella scelta dei modelli, infatti predilige quelli a lui contemporanei, individui provenienti anche da classi sociali più umili, che riproduce fedelmente ottenendo tuttavia una profonda espressività senza mai profanare il soggetto dell’opera. La sua rivoluzionaria pittura si pone immediatamente al centro di forti discussioni e accese polemiche. La particolare tecnica pittorica, l’uso della luce come elemento rivelatore, attraverso la quale i soggetti dei suoi dipinti emergono da fondi scuri, monocromatici, dove il buio domina queste immagini diventando il luogo stesso delle nostre angosce e paure nei confronti di dolori, morte, sofferenze. Le opere di Caravaggio costituiscono ognuna un’icona stessa dell’arte pittorica, modelli per infinite ispirazioni. Dovendo sintetizzare l’enorme contributo che Caravaggio diede alla pittura europea del suo tempo, due sono i punti di maggior forza ed interesse: il realismo e l’effetto-notte.

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