A partire dal secolo scorso si parla di arte concettuale: il pensiero, il gesto artistico, il messaggio finale hanno trasformato l’opera d’arte. Quando è cominciato tutto questo? Per molti storici dell’arte ci sarebbe una data precisa nel 1917 quando Marcel Duchamp, a New York, acquistò un comune orinatorio, lo capovolse, ci scrisse sopra R. Mutt 1917 e lo presentò ad un’esposizione. Nacquero polemiche a non finire, attacchi sulla stampa. Ma era quello che Duchamp voleva, tanto è vero che lo fece fotografare da un artista, spinse critici e commentatori a parlarne, finché qualcuno cominciò a ipotizzare che quell’oggetto potesse essere “arte”. Se l’opinione pubblica ne riconosce il valore, perfino un banale orinatoio può elevarsi a opera d’arte, sembra dirci Duchamp. Artisti come Andy Warhol hanno incentrato l’intera carriera sulla trasformazione dell’ordinario in arte, immagini pubblicitarie di grandi marchi commerciali come quella di una zuppa in scatola, immagini che venivano da lui riprodotte moltissime volte su grosse tele alterandone i colori, ha portato in questo modo gli scaffali di un supermercato all’interno di un museo o di una mostra.
Proviamo, in questo incontro, a comprendere i meccanismi che stanno dietro alle performance di una Marina Abramovich o perché un’artista come Damien Hirst mette in una teca di formaldeide frammenti di animali.
a cura di Diana Marcello – storica dell’arte
L’INCONTRO SI SVOLGERA’ IN WEBINAR
E’ NECESSARIA LA PRENOTAZIONE
PER PARTECIPARE E’ PREVISTO CONTRIBUTO LIBERO DA UN MINIMO DI € 10 AD UN MASSIMO DI € 15
Come funziona? Dal vostro pc, tablet o cellulare. Scaricando ZOOM Cloud Meeting, una piattaforma di videoconferenza online gratuita in diretta, da remoto. Non è difficile da usare e vi si può accedere anche senza registrarsi. Il conduttore, in questo caso il relatore di Genova Cultura, tiene una videoconferenza, un webinar (seminario via web). Gli iscritti riceveranno qualche minuto prima dell’orario stabilito un link da cliccare per connettersi e ritrovarsi, automaticamente, in un’aula virtuale che gli consentirà di seguire, dalla propria casa, l’incontro.