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Umbria. Il cuore verde d’Italia
L’Umbria, definita “il cuore verde d’Italia”, è una regione ricca di magia, spiritualità e natura. Con i suoi borghi sospesi nel tempo ed i suoi angoli pittoreschi è conosciuta per le città medievali in cima alle colline, i folti boschi e la cucina, in particolare i tartufi e il vino. Terra di battaglie, di pittori e di santi, l’Umbria condensa due millenni di storia d’Italia, dalle origini etrusche all’Impero Romano, dalle invasioni barbariche alla predicazione monacale, dall’esperienza comunale alla dominazione della Chiesa e del Papa Re.
PROGRAMMA DI VIAGGIO
1° GIORNO – GENOVA – ORVIETO – ASSISI
Partenza in bus privato per Orvieto. Arrivo in tarda mattinata e visita della città. Pranzo libero. A seguire proseguimento verso Assisi (92km, 1h30’) e visita guidata della città con la Basilica di San Francesco. Cena e pernottamento in hotel
Orvieto Le testimonianze archeologiche hanno permesso d’identificare nella città di Orvieto, l’etrusca Velzna, una delle dodici città-stato etrusche, quella che i romani chiamavano Volsinii. Nel 264 a.C. i romani distrussero la città, deportando gli abitanti sulle rive del vicino lago di Bolsena, dove sorse Volsinii Novi, l’odierna Bolsena. Nell’Alto Medioevo sulla rupe orvietana fu rifondato il piccolo borgo di Ourbibentos che, nell’arco di qualche secolo, diverrà una nuova città con il nome di Urbs Vetus, città vecchia. Dopo il crollo dell’Impero Romano d’Occidente, Orvieto divenne dominio dei Goti fino al 553 quando, dopo una cruenta battaglia e un assedio, fu conquistata dai Bizantini di Belisario. Orvieto fu sede residenziale delle corti pontificie in ripetute occasioni, qui, dai pulpiti della chiesa di Sant’Andrea, Papa Innocenzo III proclamò nel 1198 la IV crociata; nel 1281, nella stessa chiesa fu elevato al pontificato Papa Martino IV, il 11 agosto 1264, papa Urbano IV vi istituì la solennità universale cristiana del Corpus et Sanguis Domini, nel 1297, nella chiesa di San Francesco, fu canonizzato San Luigi IX di Francia, presente papa Bonifacio VIII. La costruzione del Duomo di Orvieto fu avviata nel 1290 per volontà di papa Niccolò IV, allo scopo di dare degna collocazione al Corporale del miracolo di Bolsena. Iniziata alla fine del XIII secolo, alla facciata lavorarono oltre 20 artisti nel corso dei secoli e fu terminata solo alla fine del XVI secolo, con la realizzazione delle guglie laterali. Il magnifico rosone è opera dell’Orcagna, che realizzò anche le due cuspidi laterali, i mosaici negli spicchi del rosone sono di Piero di Puccio e raffigurano i quattro dottori della chiesa, Sant’Agostino, San Gregorio Magno, San Girolamo e Sant’Ambrogio. I mosaici della facciata sono stati realizzati da vari autori a partire dal 1321. Nell’interno, che risale al XIII e XIV secolo, si trovano la Cappella di San Brizio, affrescata negli anni tra il 1447 e il 1504 dal Beato Angelico, da Benozzo Gozzoli e da Luca Signorelli e la Cappella del Corporale, realizzata tra il 1350 e il 1356 per conservare la preziosa reliquia del lino insanguinato macchiatosi di sangue sprizzante dall’Ostia al momento della celebrazione eucaristica da parte del sacerdote boemo Pietro da Praga nella miracolosa Messa di Bolsena del 1263. La cappella fu interamente affrescata negli anni 1357-1364 da Ugolino di Prete Ilario e contiene il preziosissimo Reliquiario del Corporale, capolavoro di arte gotica, realizzato tra il 1337 e il 1338 dall’orafo senese Ugolino di Vieri.
Assisi la città in cui nacquero, vissero e morirono San Francesco e Santa Chiara si trova sul versante nord-occidentale del monte Subasio. Numerosi reperti archeologici indicano che Assisi trae le sue origini da un villaggio abitato dagli Umbri già nel periodo villanoviano, IX-VIII sec.a.C. A dare però ad Assisi una identità urbana e monumentale furono i Romani che nel 399 a.C. la fecero colonia con il nome di Asisium. Nel corso del III sec., per l’azione di San Rufino, vescovo e martire, iniziò a diffondersi il cristianesimo. Al crollo dell’ Impero romano Assisi fu saccheggiata, nel 545, dai Goti di Totila, poi fu conquistata dai Bizantini, passò sotto i longobardi e venne annessa al ducato di Spoleto, del quale condivise le sorti fino all’inizio del XII sec. Nel 1174 Assisi fu conquistata da Federico Barbarossa e divenne dominio imperiale fino al 1198quando il popolo si ribellò alle prepotenze del duca di Lutzen. Negli anni seguenti Assisi passò sotto il controllo di Guelfi di Ghibellini, di Perugia, dei Visconti dei Montefeltro, di Fortebraccio da Montone, degli Sforza. Nel XVI sec. con tutta l’Umbria fu conquistata da papa Paolo III. Nella prima metà del XIX sec. furono ritrovati i corpi di San Francesco e Santa Chiara e Assisi divenne meta di pellegrinaggio. Da vedere la Basilica di San Francesco, che dal 1230 custodisce le spoglie mortali del santo, formata da due chiese sovrapposte, una d’impianto romanico umbro, l’altra gotico francese, entrambe dalle straordinarie decorazioni cui hanno collaborato i più illustri artisti del tempo da Giotto a Cimabue a Simone Martini. Da vedere anche la Basilica di Santa Chiara, della seconda metà del XIII secolo, con le spoglie della santa; la Cattedrale di San Rufino, edificata sul sito di un tempio romano dedicato alla Bona Mater; la Chiesa di Santa Maria Maggio del XI secolo, costruita su un edificio di epoca paleocristiana, a sua volta edificato su un tempio pagano di epoca romana; la Chiesa di San Pietro; l’Oratorio dei pellegrini; l?Eremo delle carcer sul monte Subasio; il Palazzo Vescovile; la Chiersa di Santa Maria sopra Minerva; l’Anfiteatro romano, della prima metà del I secolo; la Rocca maggiore; la Piazza del Comune; il Tempio di Minerva; il Palazzo del Capitano del Popolo; la Torre del Popolo; il Palazzo dei Priori; la Fonte di Piazza con i tre leoni; numerosi musei
2° GIORNO – ASSISI – SPELLO – FOLIGNO – PERUGIA – ASSISI
Prima colazione in Hotel – Pranzo in Ristorante. In mattinata partenza per Spello (13km, 15’). All’arrivo breve passeggiata con la guida in questo borgo, conosciuto per gli affreschi del Pinturicchio, per il suo centro medievale e per il suo olio extra vergine d’oliva. Proseguimento per la vicina Foligno (6km, 15’) per una breve visita guidata del centro e continuazione delle visite nel capoluogo umbro, Perugia (37km, 45’). Rientro in hotel. Cena e pernottamento in hotel
Spello La romana Hispellum in epoca romana, fu ridotta dai Barbari in una povera borgata. Inglobata nel Ducato di Spoleto e nel Papato, divenne Comune autonomo finché la famiglia perugina dei Baglioni ne prese il controllo tra il 1516 e il 1648. I conti Baglioni di Spello risiedevano nel palazzo, oggi in piazza della Repubblica. Si devono ai Baglioni le opere che contribuirono ad abbellire Spello, come la splendida Cappella Baglioni in Santa Maria Maggiore, affrescata dal Pinturicchio, con pavimentazione in maiolica del maestro ceramista detto Frate di Deruta. Il Pinturicchio dipinse anche in Sant’Andrea e Rocco da Vicenza fu chiamato per realizzare pregevoli lavori. Foligno, non è solo uno dei tanti borghi affascinanti dell’Umbria, bensì anche uno dei rari centri storici della regione edificato in pianura. Per raggiungere il centro storico basterà semplicemente seguire il corso del fiume Topino. Alla fine di questo percorso, dopo aver ammirato esempi architettonici come il Duomo, il Palazzo Comunale, di facciata neoclassica e Palazzo Trinci, oggi museo della città, si raggiungerà Piazza della Repubblica, fulcro della vita sociale e civile già dal Medioevo.
Perugia fondata dagli etruschi, adagiata su delle alture collinari a breve distanza dal Tevere, la città mantiene un aspetto medievale. I quartieri storici della città, Porta Sole, Porta Sant’Angelo, Porta S. Susanna, Porta Eburnea e Porta S. Pietro, si incardinano su una via principale o Corso su cui convergono le trame dei vicoli. Da vedere Corso Vannucci, la via principale di Perugia, l’antico cardo romano; la Fontana Maggiore del 1278, con le due vasche poligonali decorate a bassorilievi scolpiti da Nicola e Giovanni Pisano; la Rocca Paolina, forte militare voluto da papa Paolo III nel 1540 alla fine della Guerra del Sale; le mura etrusche del IV secolo a.C. con l’Arco Etrusco, la porta settentrionale della cinta muraria etrusca; diverse aree archeologiche etrusche.
3° GIORNO – ASSISI – EREMO DELLE CARCERI – SANTA MARIA DEGLI ANGELI – CITTA’ DI CASTELLO – GENOVA
Prima colazione in Hotel – Pranzo in Ristorante
Dopo la prima colazione partenza per la visita all’Eremo delle Carceri (4km, 10’), il suggestivo luogo dove San Francesco e i suoi seguaci si ritiravano in preghiera. A seguire visita della Basilica di Santa Maria degli Angeli (10km, 25’) che ospita la Porziuncola, una piccola cappella risalente al 1200 restaurata da San Francesco. Al termine partenza per il rientro con sosta lungo il percorso a Città di Castello (62km, 50’) per una breve passeggiata con la guida. Arrivo a Genova previsto in serata.
Santa Maria degli Angeli Dall’omonima basilica cinquecentesca, che domina la pianura ai piedi di Assisi. Nel 576 fu eretta dai benedettini del Monastero di San Benedetto del Monte Subasio una piccola cappella, che nel XII secolo fu restaurata da San Francesco. Alla Cappella, detta della Porziuncola, dal nome della località, Cerreto di Porziuncle, dove si trovava, si aggiunsero in seguito un convento e alcuni piccoli oratori. Nel 1216, San Francesco ricevette una visione nella quale Gesù gli comunicava che chiunque avesse visitato la chiesetta, debitamente confessato e comunicato, avrebbe ricevuto il perdono dei peccati. Papa Onorio III approvò tale indulgenza, e fissò nella data del 1 e2 agosto di ogni anno la festa del Perdono, che continua a richiamare anche ai giorni nostri un gran numero di turisti religiosi. San Francesco morì alla Porziuncola nel 1226. Nella seconda metà del XVI secolo, papa Pio V fece innalzare, a mo’ di riparo per la piccola Porziuncola, la grande basilica, affidandone il progetto a Galeazzo Alessi. Ispirandosi alla basilica, i missionari francescani spagnoli hanno battezzato nel
1781 la città californiana di Los Angeles. Da vedere la Porziuncola, dove morì san Francesco; la baroccheggianteBasilica di santa Maria deli Angeli del 1684; la Fontana delle Ventisei Cannelle, fatta costruire nel 1610, sul fianco della basilica dalla famiglia Medici di Firenze; il Palazzo del Capitano del Perdono (1617), con una bella facciata dal doppio loggiato ad archi.
Città di Castello è caratterizzata da campanili che la rendono subito riconoscibile, i quali rappresentano una sorta di “summa” delle sue stesse vicende storiche. Un borgo dove è evidente il passato medievale e che ancora oggi mostra reperti dell’epoca come, per esempio, la doppia cinta muraria ancora visibile in alcuni punti. Da non perdere: Porta Sant’Andrea, il Torrione San Giacomo e Palazzo Podestà.
AVVERTENZA
L’ordine cronologico delle visite potrà essere modificato anche all’ultimo momento se le circostanze lo rendessero necessario, pur mantenendo inalterati i contenuti del programma. Genova Cultura si riserva inoltre la possibilità di apportare piccole modifiche al programma, qualora lo ritenesse opportuno.
I VIAGGI DI GENOVA CULTURA SONO RISERVATI AI SOCI
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE da richiedere in sede
LA QUOTA DEVE ESSERE CORRISPOSTA AL MOMENTO DELLA PRENOTAZIONE
LA QUOTA COMPRENDE
- TRASFERIMENTO IN PULLMAN PRIVATO GT PER TUTTA LA DURATA DEL VIAGGIO
- SISTEMAZIONE IN CAMERE DOPPIE GRAND HOTEL (4^) ASSISI
- TRATTAMENTO DI PENSIONE COMPLETA DALLA CENA DEL PRIMO GIORNO AL PRANZO DELL’ULTIMO GIORNO
- VISITE GUIDATE COME DA PROGRAMMA
- INGRESSI AI SITI IN PROGRAMMA (ASSISI: BASILICA DI S. FRANCESCO)
- AURICOLARI DURANTE LE VISITE
- TASSA DI SOGGIORNO
- ASSICURAZIONE SANITARIA (massimale € 1.000) E BAGAGLIO (massimale € 500)
- ASSISTENZA ACCOMPAGNATORI GENOVA CULTURA
LA QUOTA NON COMPRENDE
- PASTI NON INDICATI E BEVANDE
- MANCE ED EXTRA DI CARATTERE PERSONALE
- TUTTO QUANTO NON ESPRESSAMENTE INDICATO NE “LA QUOTA COMPRENDE
ASSICURAZIONE ANNULLAMENTO VIAGGIO € 45,00 DOVRA’ ESSERE RICHIESTA CONTESTUALMENTE AL VERSAMENTO DELLA QUOTA DI VIAGGIO