Cos’è la performance art?

a cura di Barbara Cadei – storica dell’arte

Non un quadro dunque, ma un’azione esibita di fronte ad un pubblico. Ciò che l’artista fa è arte. Il corpo stesso dell’artista diviene il medium artistico, lo spettatore lo ammira o, altre volte, può intervenire e dialogare con l’azione in corso. Una pratica che pone le sue radici nella grande vitalità del panorama teatrale degli anni sessanta, dal quale nacque l’espressione Body Art, che racchiude, tra le altre cose, anche la performance. Un linguaggio che sta conoscendo una nuova accelerazione. Anne Imhof vince il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia, la pioniera Marina Abramović è ormai un’artista capace di attrarre le folle e creare eventi che risuonano oltre i confini del mondo dell’arte. È difficile delineare un perimetro stabile quando si parla di performance, fondata com’è sullo sconfinamento, il frammentario e l’instabilità, caratteri che appartengono al contemporaneo e critici come Achille Bonito Oliva ne parlano dagli Anni Ottanta. La performance è sintomatica del contemporaneo?

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