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io faccio la maglia e tu ?
come può diventare una passione…
a cura di Barbara Cudia – personal knitter
Qualcuno l’ha già ribattezzata tricot-mania. Il lavoro a maglia, quello delle nonne, sta diventando un vero e proprio fenomeno di costume. Forse qualcuno ha anche sperimentato su di sé che riprendere un lavoro a maglia a distanza di molto tempo produce effetti diversi, con tensioni differenti. Basterebbero questi esempi per dimostrare come i lavori a maglia riescano a rappresentare una parte molto profonda di noi. Osservando i lavori a maglia delle knitter si rimane affascinati dalla competenza stilistica, dalla capacità che hanno dei semplici capi di emozionare. Certo, la bravura ha su tutti noi un effetto emozionante, un gesto tecnico, un colore, la scelta di una frase… . Oltre alla fase di realizzazione, allora, anche la fase di studio e di creazione, come in tutte le arti umane, non solo esprime la capacità tecnica, ma comunica anche con una parte più profonda che può essere chiamata stile, personalità o anche mestiere. Insomma, un lavoro a maglia inventato, studiato, concepito e realizzato è un gesto estetico che emoziona e rivela la personalità della sua autrice, o del suo autore. Una volta tra amiche o tra parenti si sfoggiavano i propri lavori nei circoli o nelle feste. Oggi le cose sono diverse, i blog più belli e più curati sono proprio quelli legati ai lavori a maglia o agli hobby al femminile. Perché? Quale è la ragione per la quale la bellezza dei lavori a maglia ha bisogno di essere comunicata e condivisa?
ENTRATA LIBERA