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La vita e l’opera di Santa Caterina Fieschi Adorno
“Madonna Caterinetta” come affettuosamente veniva chiamata nella sua città è stata una donna straordinaria non solo per la sua bellezza, ma per il coraggio dimostrato nel curare gli incurabili, i rifiuti della società genovese. Caterina fu anche una grande mistica, arricchita da speciali rivelazioni da parte di Dio. A Genova, nel 1497, emerge un gruppo che si dedica a questi scarti umani, li accoglie, li nutre, li cura. Animatrice: una signora di rango, Caterina Fieschi moglie del giovane Giuliano Adorno. Caterina nacque a Genova nel 1448 dalla nobile famiglia dei Fieschi. Era ancora una fanciulla ma sentiva molto forte l’attrattiva alla preghiera. Ebbe la possibilità di essere istruita nelle lettere, ma non divenne una umanista. Più che l’amore ai classici sentiva l’attrazione verso i mistici. A tredici anni perciò chiese di entrare nel monastero, e diventare suora agostiniana. Il 13 gennaio 1463, Caterina sposò il principe Giuliano Adorno, del casato degli Adorno. La famiglia di Caterina aveva lottato a lungo contro gli Adorno per il predominio sulla città ed erano pervenuti ad una tregua proprio tramite questo matrimonio di convenienza. La coppia non ebbe figli e poco si sa di questi primi anni: di certo la coppia non era una famiglia esemplare. Dopo aver trascorso i primi dieci anni in una condotta di vita spensierata e mondana, venne colta da una conversione religiosa, testimoniata ufficialmente con la sua presunta visione mistica del 24 marzo 1473; alla sua conversione fece subito seguito quella del marito. Essi cambiarono completamente vita, andarono ad abitare in una modesta casa nel pressi dell’ospedale di Pammatone ed il marito entrò nel terzo ordine francescano. La vita mistica di Caterina fu molto intensa e ne restano a testimonianza due scritti il Dialogo spirituale e il più famoso Trattato del purgatorio, dove con parole semplici cercò di spiegare la sua esperienza mistica.
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