Galleria Mazzini: percorsi tra l’800 e il 900

conferenza itinerante

a cura di Francesco Forni  – architetto

Con la costruzione a Genova della stazione ferroviaria di Principe completata nel 1862 su progetto dell’ing. Biellese Alessandro Mazzucchetti, si introduce a Genova il tema della copertura metallica di vasti ambienti. Con questa nuova tecnologia costruttiva si ebbe la realizzazione di Galleria Mazzini nella quale un uso sapiente di ferro e vetro consentì la creazione di soluzioni spaziali e tipologiche non comuni. In Italia questa tipologia architettonica si diffuse dopo la conclusione del processo unitario: la Galleria V. Emanuele II a Milano (1865-1867), che collegava le piazze del Duomo e della Scala , rappresentò il primo esempio, seguita da quella genovese e dalla Galleria Umberto I di Napoli (1887-1891). Realizzata tra il 1874 e il 1880, su progetto di Giovanni Argenti, la galleria genovese si pone come naturale completamento di via Roma, rappresentando il collegamento pedonale coperto tra la scenografia rotonda di piazza Corvetto e piazza San Domenico, dal 1875 piazza Raffaele De Ferrari. Posta in collegamento diretto con il teatro dell’opera, la galleria divenne ben presto luogo di passeggio e di incontri e, nei locali destinati al dopo teatro, punto di ritrovo per artisti , melomani e nottambuli.

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