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Trasformazioni urbane nella Genova dell’800 e del’900 – Carignano

a cura di Francesco Forni  – architetto

 

La collina di Carignano, vicinissima al centro storico della città medievale, viene interessata dall’espansione urbana dell’Ottocento con un certo ritardo rispetto alle alture di Circonvallazione a Monte ed alle pianure della Foce. L’accesso naturale alla collina di Carignano era l’attuale via Fieschi, un rettifilo in salita che conduceva alla cosiddetta “montagnola dei Servi”, spianata poi per far posto ad un’ampia area che ospita l’imponente basilica di Carignano.  La via, fino al XIV sec., era detta, appunto, “alla casa dei Fieschi” perché giungeva fino alla villa nobiliare di cui non vi è più traccia perché distrutta dai rivali Doria in seguito alla congiura ordita nel 1547. Via Fieschi, fu aperta solo nel 1868; terminava in Piazza Ponticello (oggi Piazza Dante) mentre l’ultimo tratto di collegamento con via XX Settembre è del 1934 in seguito al definitivo restyling del borgo dei Lanaiuoli. Era questo un quartiere che si estendeva da Piazza Ponticello  a via dei Servi e  fino alle Mura della Marina (Molo).  In via Fieschi, sulla parte sinistra, ancora oggi, nascoste fra gli antichi palazzi, si notano scalinate e strette creuze (Salita S. Leonardo, Passo Fieschi) che portano alla chiesa di S. Maria di Via Lata, caratterizzata da una bellissima facciata a fasce bicrome, costruita nel 1336, in una zona indicata nelle mappe come “violario”,  la cui etimologia pare derivasse dal forte odore di viole del vicino orto botanico ubicato in casa Fieschi. Dell’antico quartiere, rimane solo un cenotafio degli imponenti trogoli ubicati in via dei Servi (attuale Parco delle Mura/Giardini Baltimora), accanto alla chiesa di Santa Maria, voluti dalla Repubblica Ligure, nel 1797. La basilica è dedicata a Santa Maria Assunta e fu progettata da Galeazzo Alessi. La non agiata collocazione urbanistica della chiesa, dominante ma isolata, già dalla fine del Cinquecento, fece pensare alla costruzione di un ponte di collegamento tra la chiesa e il contesto cittadino. Inaugurato nel 1724, il viadotto, voluto sempre dalla famiglia Sauli, scavalcando la valletta fittamente abitata del Rivo Torbido (via Madre di Dio, via dei Servi oggi via Gabriele D’Annunzio), univa e unisce ancor oggi il colle di Sarzano con quello di Carignano, un’opera notevole per i tempi, tanto che i disegni e i dipinti del “grande ponte” fecero il giro dell’Europa.

 

E’ NECESSARIA LA PRENOTAZIONE

 

 

 

 

Dettagli evento

6 Giugno 2016 alle ore 18:30 - 20:00
18:30 - 20:00
Genova
0103014333 - 3921152682

Genova Cultura.

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